Narodnaja volja

Di Costituzione e di libertà politica non quali « bandiera di un circolo, ma bandiera di tutti » scrisse l'« Obščee delo » (Общее дело, La causa comune), giornale dell'emigrazione russa, analizzando le nuove forme assunte dalla lotta rivoluzionaria. Anche il liberale Dragomanov scrisse sull'« Obščina » (Oбщина, La comune) che i fatti accaduti erano « politici, non già socialisti », convinto che i giovani rivoluzionari avrebbero « conquistato alla Russia le libertà politiche e la Costituzione », mentre lo scrittore Michajlovskij, in articoli anonimi pubblicati illegalmente, chiedeva la Costituzione e la convocazione degli zemstva.